Prima o poi la tempesta passerà. In Italia, in parte, è già passata e l’augurio è che non torni. Nel frattempo si comincia ad avere contezza del fatto che il coronavirus ha cambiato il mondo e anche dopo aver esaurito il suo ruolo (ci si augura il più presto possibile) avrà generato dei cambiamenti che permarranno. Ne avremo traccia ad esempio negli hotel, dove quasi tutte le strutture si sono attivate per individuare soluzioni adeguate al mondo. Distanziamento sociale e igienizzazione sono le parole chiave, ma c”è di più.
La tecnologia viene in soccorso
Ci sono aspetti che, al momento, hanno incrementato la loro diffusione anche nel quotidiano, ma che all’interno degli alberghi avranno un impatto ancora maggiore. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di avere un menù per il servizio in camera totalmente digitale. Buona parte delle strutture lo hanno già. Difficilmente nel futuro rivedremo qualcosa di cartaceo all’interno delle stanze che andremo a prenotare. Allo stesso modo si proverà a limitare il più possibile le interlocuzioni tra la clientela ed il personale. L’utilizzo di sistemi di messaggistica oggi contribuisce a limitare i contatti ‘de visu’, ma nel futuro avrà la funzione di velocizzare ancor di più le operazioni.
Alberghi: si guarda oltre il coronavirus
Sapete che tramite l’Nfc del cellulare si può programmare un’app in grado di aprire delle serrature elettroniche? Non serve un grande sforzo per immaginare che la soluzione già adottata in qualche struttura particolarmente avanzata, presto diventerà una consuetudine. Nessuna chiave, dunque, girerà di mano in mano. Anche in questo caso la soluzione è ideale in questa fase dove bisogna evitare di toccare oggetti che finiscono tra le dita di tanta gente, ma nel futuro rappresenterà un sistema attraverso cui sarà possibile fare molte operazioni senza il deposito e lo scambio delle chiavi o del mezzo ‘fisico’ atto ad aprire le porte.
Non è da escludere che presto ci saranno delle procedure check-in-self-service attraverso dei totem.