Guardate l’immagine che c’è sopra quelle di seguito. Se non conoscete il nome della città di cui vi stiamo parlando o le caratteristiche, penserete che si tratti di un’immagine editata al computer. No, non è così. Quello che vedrete rappresenta qualcosa che potrete ammirare con i vostri occhi. E non potrete fare a meno di farvi ammaliare dalle peculiarità di un villaggio che forse non ha eguali.
La città blu: il grande spettacolo
E c’è chi giura che, una volta visitata dal vivo, l’effetto sarà ancora più unico. Di certo c’è che tutti la troveranno adorabile e difficilmente la potranno dimenticare. Prendete una scacchiera di case, tutte blu, incorniciate da un contesto naturalistico perfettamente armonioso. Ne viene fuori un prodigio urbanistico e, seppur con il suo fascino ancestrale, diventa la meta perfetta di quanti possono valorizzare colori unici al tempo delle reflex, dei cameraphone e dei filtri Instagram.
Tutti si chiedono perché le case abbiano questo colore. Tuttavia, come avviene in questi casi le spiegazioni si accavallano nel tentativo di spodestare l’altra. una, ad esempio, racconta che la particolarità cromatica derivi dalla scelta di dipingere le proprie abitazioni da parte degli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola nel XV secolo. Molto più pragmatica è la spiegazione di quanti narrano che la scelta derivi dalla volontà di sfruttare il colore azzurro per tenere lontane le zanzare durante i mesi estivi. Difficile dire quale sia la spiegazione più attendibile.
Tanto da vedere
Non a caso viene definita la Perla Blu del Marocco. Si chiama Chefchaouen ha meno di quaranta mila abitanti. Si trova a 600 chilometri da Marrakech, a 338 da Casablanca, a 251 da Rabat. Le distanze fanno capire come si tratti di una realtà a nord di alcune tra le più note destinazioni del Marocco e forse è uno dei suoi privilegi. Si, perché l’atmosfera che si troverà sarà molto più rilassante. L’unica cosa da fare sarà farsi travolgere dal fascino di quelle viuzze che si intersecano tra le case. La vicinanza delle montagne del Rif rappresenta inoltre un’opportunità che potrebbe spingere i visitatori a fermarsi più di una notte. Si, perché non c’è solo l’impatto cromatico da valutre, ma anche la possibilità di partecipare ad escursioni e giornate di trekking sui rilievi che fanno da contorno al centro abitato.