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Viaggiare: coronavirus come l’11 settembre, volare sarà più sicuro

Viaggiare

Viaggiare, dopo il coronavirus, non sarà un tabù. Non potrà essere un virus a frenare uno degli istinti più reconditi che resta vivo anche nei momenti più difficili. Il mondo si è scoperto fragile, ma l’uomo sa ritrovare attraverso la conoscenza. Viaggiare, esplorare, scoprire. Poche cose possono dare lo stessa stessa soddisfazione. Opportunità che, una volta, erano un privilegio per pochi, soprattutto sulle lunghe distanze. Oggi grazie a compagnie aree low cost e pacchetti di eccezionale competitività tariffaria a nessuno o quasi è precluso spostarsi.

Viaggiare: da quell’11 settembre 2001 non è cambiato nulla

Volare è ormai una consuetudine. Persino chi aveva paura adesso non la ha più, ben sapendo che l’aereo è il mezzo di trasporto statisticamente più sicuro.Il fenomeno ha conosciuto il massimo sviluppo negli ultimi quindici-vent’anni. Proprio dopo che si immaginava che il mondo potesse cambiare per sempre fino a far si che ognuno si rifugiasse  il più possibile dentro i propri contesti ristretti.

 Quell’11 settembre 2011 con due vettori dell’America Airlines che finivano contro le torri gemelle di New York qualcuno aveva iniziato a credere che le cose potessero cambiare per sempre. Che la paura potesse prendere il possesso delle persone, fino a mettere a tacere la loro voglia di viaggiare e di scoprire. Cosa è accaduto? Nulla di tutto ciò, anzi. Gli aeroporti sono diventati probabilmente uno dei luoghi più sicuri al mondo ed è bastato inserire semplici regole per non mettere alcun freno agli spostamenti. Norme che, a conti fatti, non hanno in alcun modo inficiato o alterato la normalità di un viaggio.

Viaggiare: il coronavirus renderà più sicuro spostarsi

Il coronavirus è l’11 settembre degli anni ‘20 del 2000. Lo si potrebbe definire così. La paura che il turismo possa pagare le conseguenze di un virus in grado di convincere le persone a stare unicamente nel proprio cortile esiste, ma forse non è fondata. Basterà ancora qualche settimana e ci si accorgerà che prendere un aereo o un treno potrebbe essere più sicuro dell’andare al supermercato sotto casa. In attesa che il mostro vada via (e lo farà), stazioni, aeroporti e qualsiasi luogo connesso al concetto del viaggio avranno protocolli da rispettare che renderanno più sicuri e confortevoli gli spostamenti di chiunque. Giorno dopo giorno saranno messi in piedi sistemi idonei a evitare che possa accadere qualcosa di spiacevole. Non durerà per sempre, ma viaggiare anche in questa fase transitoria sarà una delle cose più sicure che si potranno fare.