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Jet privati: 200 mln dal governo Usa e adesso il futuro è più roseo che mai

Il fatturato in costante ascesa, viaggiare in voli privati è ormai più vantaggioso rispetto alle soluzioni di linea.

Wikiward

L’aviazione è un settore che ha subito danni ingenti dai vari lockdown a livello internazionale. L’impossibilità a muoversi delle persone ha lasciato a terra migliaia di velivoli. La risultante è stata zero fatturato e un’enormità di spese da sostenere. A mettere una pezza alle difficoltà economiche, in molti casi, ci hanno pensato i governi. Ed è successo anche negli Stati Uniti. I soldi sono arrivati sia all’aviazione ordinaria che a quella privata. Per quest’ultimo settore sono stati investiti esattamente 200 milioni a supporto. La differenza tra i due segmenti aerei riguarda, però, l’evoluzione delle cose.

Voli privati: tend ormai evidenti

I trend parlano chiaro: i voli privati sono in crescita costante. Un abbassamento dei prezzi, una maggiore sicurezza nel volare con meno persone e una minore offerta delle compagnie di linea sta delineando un futuro che sembrava difficile da pronosticare soltanto qualche mese fa. Tutti i numeri da quando si è sviluppata la pandemia mettono in rilievo quanto esponenziale sia stata la crescita dell’aviazione privata a che forse bisognerà aspettare il 2025 per rivedere i voli di linea allo stesso livello.

Voli privati: le compagnie innalzano il fatturato

Negli Stati Uniti in particolare il momento positivo deriva anche dai cospicui interventi governativi. Con i 200 milioni di dollari investiti è stato possibile per quasi  tutte le maggiori aziende impegnate nel settore mantenere tuttti i livelli occupazione. Wheels Up, ad esempio, ha lasciato al suo posto tutti i 1800 occupati. Superato il momento difficoltà, tantissime compagnie aeree stanno facendo registrare incrementi di fatturato oscillanti tra il 70 e l’85%. Oltre Oceano non sono mancate le polemiche, relativamente al fatto che siate messe in campo risorse pubbliche per finanziare la ripresa di un settore ormai erroneamente definito “per ricchi”. Tra le altre cose l’intervento dello Stato negli Usa ha permesso di tutelare tanti lavoratori impegnati nel settore che non sono certo miliardari.