Coronavirus, purtroppo, sempre d’attualità. Anche quando si parla di vacanze. Si, perché in fondo il Sars-Cov2 è stato il virus che ha privato i cittadini delle libertà che forse erroneamente venivano ormai date per scontate. Quella di muoversi, di vedersi e, soprattutto, di viaggiare. Alle porte dell’estate 2020 c’è ancora il rischio che molto possa essere lontano dalla normalità. Ai microfoni di Tagadà ne ha parlato il vice ministro della Sanità Pierpaolo Sileri.
Coronavirus: per Sileri bisogna restare in Italia
Quello di Pierpaolo Sileri è diventato un volto familiare per milioni di italiani. Lo si è visto spesso parlare ai cittadini attraverso i talk show quando la situazione legata al coronavirus aveva purtroppo contorni drammatici. Oggi, però, si può arrivare a parlare di temi più spensierati, come ad esempio le vacanze. Rispetto, però, a quella che dovrebbe essere la scelta in linea di principio manifesta un pensiero piuttosto chiaro.”Penso – ha detto – che le vacanze debbano essere fatte in Italia. Se devo spendere 10 euro, spendo italiano perchè voglio dare i soldi agli italiani che ne hanno bisogno”.
C’è chi, però, al momento vorrebbe andare all’estero e ci sono paesi che non sembrano allargare le braccia nei confronti degli italiani. Il fatto che il Bel Paese sia stato uno dei peggiori nidi per l’epidemia resta un punto ben saldo in alcuni scenari dell’immaginario collettivo internazionale.
Coronavirus: SIleri dice che servono policy internazionali
L’Italia, però, non sembra intenzionata a rispondere per le rime.”Non penso – ha detto Sileri – ad occhio per occhio. Penso che servirebbe una policy europea, siamo tutti sulla stessa barca. Io sono cinese, così come sono greco e spagnolo”.
Parole che, in sostanza, mirano a placare eventuali divisioni legati a campanilismi stupidamente legati ai timori per il coronavirus. Sileri, tuttavia, ha annunciato come a livello internazionale potrebbero esserci degli accordi che agevoleranno gli spostamenti tra i paesi. Rilevazione fatta in merito alle restrizioni possibili da parte della Grecia:”So che ci saranno diverse riunioni. Penso che anche loro cambieranno le loro policy”.