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Fase 2: voli cari, Federconsumatori chiede intervento del governo

I voli da e per la Sicilia arrivano a costare anche 500 euro, resta da capire come la situazione potrà migliorare

Fase 2 voli

Fase 2 ormai inoltrata. C’è voglia di normalità e di potersi spostare. Di farlo per lavoro, per raggiungere i propri cari e persino per andare in vacanza. Con le dovute precauzioni si va verso un periodo in cui si potrà fare tutto o quasi. Tuttavia i consumatori si stanno scontrando con un problema non da poco: il “caro-prezzi” relativamente ai biglietti aerei. E’ la conseguenze di un settore che, al momento, non è ancora a regime e spesso sulle singole tratte non prevede la concorrenza che consente all’utenza di beneficiare della sfida tra compagnie ad accaparrarsi fette di mercato più ampie possibili.

Fase 2: Federconsumatori attenta ai prezzi

La Federconsumatori, ad esempio, denuncia la situazione relativamente ad un percorso aereo che, soprattutto in estate, potrebbe essere particolarmente battuto. Si parla di prezzi particolarmente elevanti da e per la Sicilia. In particolare viene messo in evidenza il fatto che, al momento, occorrerebbe muoversi affinché si evitino situazioni di questo tipo, tenuto conto che non tutti gli spostamenti aerei non sono determinati solo da motivi di piacere. Occorre comunque specificare che la movimentazione turistica resta una delle voci più importanti di un Pil come quello italiano che si stima possa crollare con cifre attorno al 10%.

Fase 2: Federconsumatori chiede intervento del governo su costi voli

Simulazioni relative a potenziali prenotazioni dei voli parlano di tratte tra Roma e Palermo oscillano tra 375 e 515 euro in econonomy. Cifre che lievitano di fino a diventare il doppio qualora si provasse a spostarsi nei fine settimana. Resta da capire che tipo di fattori incidano in una politica di questo tipo sui prezzi. Potrebbero, come già enunciato, esserci ragioni di mercato, ma potrebbero entrare in campo altri agenti. I nuovi protocolli e forse l’interesse a non riempire al massimo i vettori non sono cause da trascurare.
“Non è – scrive Federconsumatori – una cosa che richiede poco tempo, certamente, e per questo nel frattempo è necessario un intervento da parte del Governo regionale e quello nazionale con una serie di aiuti concreti ai viaggiatori. Già un congelamento dell’IVA sui voli aerei potrebbe tagliare i prezzi del 10%. In ogni caso auspichiamo non certo aiuti alle compagnie aeree, ma sconti diretti sul prezzo del biglietto in modo che l’aiuto vada al consumatore e solo se c’è effettivamente l’acquisto del biglietto”.