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Perché dovreste smetterla di prendervela con chi viaggia: il virus peggiore è la paura

La caccia all’untore rischia di fare brutti scherzi al genere umano

Lo so che lo avete pensato. Ogni volta che il telegiornale fa la conta dei positivi e dice le percentuali di rientranti e vacanzieri avete una specie di intolleranza verso questi soggetti. E lo so che ve lo chiedete. Non lo dite a voce alta. Lo pensate. E vorreste dirglielo in faccia: “Perché non vi siete stati a casa?“. Beh, spiace dirvelo. Se avete la possibilità di viaggiare e non lo fate, i problemi li avete voi. Non loro.  E, attenzione ,questo non è l’articolo negazionista che state immaginando di leggere.

Viaggiare al tempo del coronavirus: meglio guardare le cose in faccia

Loro di problemi ne hanno altri. Magari sono stati sfortunati ed hanno contratto il virus. Ma c’è da scommettere sul fatto che la stragrande maggioranza di loro il virus se l’è presa perché non ha rispettato le regole. Magari sono andati a ballare in discoteca in Grecia. Forse sono andati a bere birra in un locale croato senza mascherina. O semplicemente hanno toccato un carrellino in aeroporto senza poi igienizzarsi le mani. E allora perché ve la prendete con chi viaggia?

Sarebbe potuto accadere ovunque. Su una metropolitana di Milano, sul tram a Roma o su un traghetto per le isole. Se pensate che il viaggio sia estranea dal contesto e acuisca il rischio siete fuori strada. La sindrome della Capanna che vi ha lasciato il lockdown vive ancora dentro di voi. L’allarmismo si fa strada nella vostra anima e vi va perdere la contezza delle cose. Non esiste virus peggiore della paura.

Affidatevi al ricordo

Adesso, però, chiudete gli occhi. Non importa che voi abbiate 20, 30, 40 o 50 anni. Provate a ricordare quanti momenti della vostra ultima vacanza sono impressi nella vostra mente. E adesso fate la stessa operazione ripercorrendo le settimane di lockdown o, se proprio non ce la fate, provate a vedere quanti giorni chiusi in casa faticate a dimenticare.  Magari quello in cui vi siete scottati con una teglia estratta dal forno. Al massimo quello in cui avete rotto la lavatrice.  E tutti gli altri? Tabula rasa.

In fondo bisognerebbe ricordarsi che la vita è solo una. Non è fatta per stare chiusi dentro casa. E’ fatta per viaggiare, per far incrociare i vostri occhi con i paesaggi e il vostro olfatto con odori a cui non è abituata.  Dovreste smetterla di penderla con chi viaggia perché presto le metropolitane torneranno a riempirsi, i treni a viaggiare. Riapriranno, vivaddio, le scuole e un giorno anche gli stadi.

Quello che non si dice sulle regole

Si, perché lo smart working è bello se lo fai ai Caraibi o in una spiaggia del Mediterraneo, non dentro quattro mura della propria abitazione.  Allo stesso modo è irrealizzabile immaginare che per sempre si smetterà di muoversi per lavoro e di stringere mani (a proposito, igienenizzatele prima e dopo).

Dovreste smetterla di prendervela con chi viaggia. In fondo fa girare l’economia.  E se proprio dovete prendervela con qualcuno prendetela con chi non rispetta le regole.

Con chi non indossa la mascherina nei luoghi chiusi ed affollati, quando non si può mantenere il distanziamento fisico.

Con chi chi fa assembramenti, con chi non pratica il distanziamento fisico. Che poi lo faccia mentre è lontano da casa o in luogo di villeggiatura, cosa cambia?

Ma, per favore, dovreste smetterla di prendervela con chi viaggia.

Noi vi spiegheremo come continuare a farlo in sicurezza.

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