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Vacanze estive 2020: tutti i trend per le destinazioni, sale la montagna

Secondo le stime di Confturismo Confcommercio ed Swg saranno brevi e inferiori ai tre giorni

Le indagini di mercato sulle possibili vacanze estive rappresentano una frontiera che viene vista con grande interesse dagli operatori del settore. Ancor più interesse suscitano quest’anno dove si sta giusto per vedere la luce in fondo ad un tunnel chiamata coronavirus. L’ultima elaborazione sulle previsioni è stata fatta da Confturismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Il primo dato di fatto è che la maggior parte dei cittadini del Bel Paese starebbe pensando a periodi di villeggiatura particolarmente brevi e, al momento, si stima che un italiano su cinque non partirà.

Vacanze estive: rispetto ad aprile trend in crescita

I mesi di lockdown hanno generato diverse conseguenze. La prima è che, rispetto ad aprile, si è passati dal 19% al 48% di italiani che partirà per le vacanze nel periodo tra giugno ed agosto. E’ il segno che l’ottimismo è cresciuto, ma si è ben lontani dal 70% misurato nel 2019. Si parla comunque di viaggi brevi con permanenze in molti casi non superiori a tre giorni. E non serve essere strateghi dell’economia per capire che soggiorni brevi corrispondono ad un indotto inferiore nel complesso per settori in sofferenza come quelli turistici.

Vacanze estive: c’è voglia di spazi aperti ?

Si stima che il 49% opterà per una destinazione legata al ‘mare’, con numeri comunque al di sotto del 2019 dove la percentuale era del 61%. Appare, invece, in crescita il trend legato alla montagna che passa dal 18 al 23%, anche perché potrebbe esserci  voglia di spazi aperti dove il distanziamento sociale può essere un problema marginale.

Poca considerazione, invece, per la città d’arte. L’idea di andare a visitare metropoli e magari musei non sembra affascinare i vacanzieri che, evidentemente, temono assembramenti o luoghi particolarmente affollati. La percentuale, in questo caso, è del 17%. Stabile ad aprile, ma 9 punti sotto la rilevazione del 2019.

Solo il 15% degli intervistati ha manifestato interesse a a visitare musei, monumenti e mostre, a differenza del 37% dello scorso anno.