Non è un momento facile per l‘aviazione commerciale. Il mercato sta conoscendo una crisi senza precedenti e, ammesso che tutto vada bene sul fronte coronavirus, si stima che tutto tornerà nella norma non prima del 2024-2025.
Oggi, però, si riscontra anche un preoccupante trend. Il caro prezzi su alcune tratte. Non è dato sapere se ci sia dolo da parte delle compagnie nelle politiche dei prezzi adottati, ma di certo c’è che a pagare le conseguenze è l’utenza.
Differenza tra andata e ritorno
Si prenda ad esempio quanto sta accadendo in Sicilia. Si tratta di un territorio che, anche per motivi morfologici, ha maggiore esigenza di essere collegato al continente con un’offerta di voli adeguata.
Si pensi, ad esempio, alla necessità di essere collegati con il cuore economico del paese (il Nord) o con quello amministrativo (Roma) Secondo l’osservatorio di Blog Sicilia oggi per spostarsi da Palermo alla capitale bastano (si fa per dire) dai 75 ai 185 euro. Per fare la tratta inversa invece ne servono dai 160 ai 180 euro. Cifra che risente anche del fatto che la Sicilia è una meta molto richiesta in questo 2020, a causa della difficoltà ad uscire dai confini con fini turistici.
Voli di linea: cifre significative
Da Milano a Palermo il viaggio arriva a costare fino a quasi 400 euro. Questo si ripercuote anche in quella fetta d’utenza che non si muove per diletto, ma per i più disparati motivi Il Catania-Milano costa 35 euro, il Catania-Roma 98. Le cifre, tuttavia, raddoppiano quando si deve compiere il percorso inverso. Persino Ryanair non ha offerte così vantaggiose.
Si mormora persino che la Regione Sicilia per ovviare a situazioni di questo genere che diventano svantaggiose soprattutto per i residenti, sta valutando l’opportunità di creare una nuova compagnia aerea low cost che si occupi di superare il problema attualmente esistente che, al momento, sembra destinato a proseguire.
