Con grande soddisfazione il governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci ha annunciato che l’aeroporto di Trapani si è messo alle spalle il suo momento peggiore. L’aerostazione, per non farsi schiacciare dalla concorrenza di Punta Raisi a Palermo (circa 100 km di distanza), si rinnova e lo fa provando ad abbracciare due nuove vie. Apparentemente contrapposte, ma che possono entrambe essere volano di sviluppo: le low cost e i voli privati.
Voli privati e low cost: frontiere positive
L’aeroporto di Trapani Birgi si trova in una posizione particolarmente strategica sotto il profilo turistico. Il rinnovamento dell’aerostazione ha contribuito ad aumentare l’appeal da parte delle compagnie low cost. Buona parte delle speranze in un decollo della funzionalità della struttura passa per il ritorno di Ryanair e Albastar. Con quest’ultima è stato stipulato un contratto di 12 mesi, mentre con la compagnia irlandese il progetto è triennale sulla base un traffico stimato ed auspicato di 800mila passeggeri annuali.
Voli privati: la Sicilia è una meta agognata
L’aeroporto di Trapani può diventare strategico anche per i voli privati. Da tempo vi raccontiamo quanto i jet a noleggio e l’aviazione privata in genere abbiano subito un impennata dei propri fatturati. Circostanza frutto delle contingenze determinate dal coronavirus e anche dall’immissione sul mercato di tariffe che sono non molto lontane da quelle in business class. Lo scalo di Trapani, essendo comunque più piccolo di quello di Palermo, può offrire un’importante alternativa per chi sceglie le zone limitrofe per passare le vacanze o semplicemente perché deve recarsi in Sicilia. Non è un caso che tra gli auspici che la società di gestione ha c’è quello di puntare, per l’appunto, sui voli privati, oltre che sulle low cost. Il tutto si inquadra in una fase in cui la Sicilia si sta mostrando una delle mete più gettonate per le vacanze estive del 2020.
