Tra gli itinerari di maggiore fascino che l’Europa possa proporre c’è sicuramente il Cammino di Santiago. Un percorso che, per molti pellegrini, rappresenta un raro momento di avventura e riflessione. Un’esperienza che, pochissime altre cose, riesce a coniugare la possibilità di vivere un momento di riflessione introspettiva e di esplorazione turistica. Si può, infatti, mantenere un privilegiato contatto con la natura. Adesso, dopo il coronavirus, sembra essere tornato il momento di ripartire.
Cammino di Santiago: Covid non cancella le bellezze
Chi lo percorre si può godere lo spettacolo dei monti Pirenei che svettano nel panorama. Gli ampi prati verdi, i paesaggi costieri delle Asturie e della Galizia. Difficile che chi abbia mai percorso il cammino di Santiago non si prenda almeno un particolare unico e lo custodisca gelosamente nel proprio animo.
Cammino di Santiago: Covid impone nuove norme
A partire dall’1 luglio sarà possibile tornare a percorrerlo. La prima buona notizia è che sarà riaperta la Cattedrale di Santiago. Al suo interno c’è la tomba dell’apostolo San Giacomo e il Maggiore. L’altra è che il newtork di ostelli sta procedendo ad una ripresa delle attività. Cosa è cambiato con il coronavirus? Che da ora in avanti si dovranno adottare tutte quelle strategia finalizzate ad evitare la propagazione del contagio. Ad esempio viene consigliato di privilegiare i pagamenti elettronici. Di tenere a portata di mano dei disinfettanti e di rispettare il distanziamento sociale o comunque indossare la mascherina. Vietata, dunque, l’eventuale condivisione di borracce o posate. Chi volesse mettersi in viaggio nelle prime settimane di luglio, dovrebbe assicurarsi quali albergues saranno da subito attivi. Ai pellegrini si raccomanda, inoltre, di igienizzare gli spazi e le attrezzature condivise prima di utilizzarle. Basti pensare, ad esempio, a tavoli e sedie delle aree di riposo. Gli zaini, inoltre, vanno lasciati al di fuori dei recinti, per evitare che vengano a contatto con quella di altri presenti.