Le persone si muovono per tanti motivi. Lo fanno per lavorare, lo fanno per conoscere il mondo. Lo fanno soprattutto per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e contatti. Il turismo congressuale rappresenta un particolare nicchia che, come tutti gli altri settori, aveva pagato dazio al coronavirus.
Turismo congressuale: settore importante
Il Roma Convention Center La Nuvola ha riaperto i battenti con il Consiglio Confederale Uil. Si tratta di una struttura con 8000 posti e può essere considerato il maggiore asset di sviluppo della Capitale nel settore congressuale e del turismo business in genere.
L’auditorium è stato progettato da Fuksas e ha permesso di dar vita da una manifestazione in cui sono stati rispettati tutti i protocolli anti-Covid. Si è trattato di una manifestazione che ha avuto la partecipazione di figure rilevanti del panorama politico italiano. Tra loro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ed il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Turismo congressuale: riparte anche l’economia
Si tratta della riattivazione di un settore che rappresenta un volano di sviluppo per tanti segmenti. Basti pensare, ad esempio, a quante persone dovendosi muovere per un congresso finiscono per pernottare in hotel e a pranzare in ristoranti.
Il Roma Convention Center La Nuvola, ad esempio, ha ospitato in tre anni più di 100 manifestazioni, muovendo circa 650.000 persone con una rilevante presenza straniera. Si limita che il fenomeno abbia generato un indotto di circa 70 milioni di euro. Si tratta di un fenomeno che va moltiplicato per tutte quelle realtà che in Italia organizzano eventi dello stesso tipo, attirando business-men, scienziati e professionisti da ogni angolo del mondo.
Non resta che attendere e confidare che il trend di lento ripristino della normalità prosegua nella sua evoluzione, al momento, positiva. A beneficiarne sarà anche il tessuto economico del settore viaggi e ricettività.