Non è probabilmente questo il momento migliore per andare in Cina e per fare viaggi a lunga gittata. Tornerà, però, una fase in cui le mete esotiche e apparentemente così lontane torneranno a riscuotere fascino e voglia di andarci. Questo, però, può essere il momento di farsi affascinare dalle prospettive.
Una potrebbe essere quella di arrivare a saperne più sui 680 villaggi per il turismo rurale che il governo cinese sta promuovendo. Una promozione finalizzata ad attirare nuovamente flussi turistici. La lista è stata stilata in base a parametri particolarmente stringenti.
Andare in Cina: scelta accurata dei luoghi
Chi si è occupato di fare le valutazioni ha dovuto constatare la presenza di risorse culturali e turistiche di adeguato valore. Nell’analisi delle varie situazioni si è avuto un occhio di riguardo per quelle realtà che hanno dato l’idea di aver messo in piedi un apparato ecologico avanguardista. La Cina si occuperà di sostenere in maniera attiva i distretti individuati attraverso supporto concreto ai progetti che saranno messi in campo. Esisteva già un elenco e risaliva al luglio scorso. Erano, tuttavia, solo 320 le località citate.
Andare in Cina: il trend ricalca quello internazionale
Si tratta ovviamente di realtà che, nello sterminato territorio cinese, rappresentano scorci tipici dei paesaggi cinesi non metropolitani. Quanto, però, avvenuto, sembra ricalcare ciò che fedelmente sta avvenendo nel resto del mondo. L’avvento della pandemia sembra aver spostato verso l’alto la richiesta di luoghi che in passato venivano considerati meno. Non è un caso che, ad esempio, in Italia siano schizzate verso l’alto le istanze di cittadini vogliosi di passare le proprie ferie in un agriturismo. Una soluzione che allontana dal caos e consente di allontanarsi dallo stress di una quotidianità dove le contingenze impongono troppe regole da rispettare. In fondo anche un delicato momento storico come quello attuale può diventare un’occasione per conoscere altro.
